STORIA E RESTAURO DELLA MIA VESPA

Storia

Nel 1976 a mio padre arrivò la comunicazione di andare a ritirare un collo presso la stazione di Livorno: con grande stupore si trovò davanti una Vespa. Suo fratello infatti gli aveva fatto una sorpresa: aveva acquistato, da un suo collega piemontese, un Vespone 125 modello VNB6 del 1965 recapitandolo come regalo di compleanno.
La Vespa fu un grande elemento di libertà che gli permise spostamenti più ampi e l'organizzazione di vacanze con amici che condividevano l'analoga passione.
Le prime vacanze furono presso le isole dell'arcipelago toscano: Capraia e Isola d'Elba. Ogni anno, tra il 25 Aprile ed il primo maggio era consuetudine recarsi presso quest'ultima in Vespa per assistere all'omonimo rally. D'estate organizzò vacanze in Calabria, Puglia, Sardegna, Valle d'Aosta ed il viaggio era parte integrante della vacanza. L'anno in cui si sposarono, babbo e mamma girarono la Sardegna in Vespa.

vacanza
vacanza
Dagli anni '90 la Vespa ha passato lunghi periodi di inattività, fino a quando nel 2006, dopo una serie di proposte, aleggiò l'idea di venderla. Il babbo era quasi convinto a venderla, ma mi opposi fermamente, proponendo in alternativa il suo restauro per poterla guidare io dopo il conseguimento della patente.
Prima di prendere questa decisione girammo una serie di officine per capire se e come si sarebbe potuto fare il restauro. Il principale artefice di questo restauro è stato Giuliano, un meccanico della zona esperto in restauri di mezzi d'epoca, che mi ha guidato in questa ardua attività prolungatasi per oltre un anno.
Giuliano fece diverse ipotesi di restauro: da quella "chiavi in mano" in cui lui si sarebbe occupato di tutto, a quella in cui lui si sarebbe occupato di ciò che io e mio padre non fossimo stati in grado di fare. Noi optammo per la seconda via e cominciammo a smontare la Vespa pezzo per pezzo.

Restauro

Io e il babbo iniziamo quindi a smontare la Vespa durante i fine settimana: essendo la prima volta per entrambi che eseguiamo un 'operazione del genere, impieghiamo molto tempo prima dello smontaggio completo. A questo punto portiamo il motore a Giuliano, che si sarebbe occupato della sua apertura e della sostituzione delle parti guaste o usurate, mentre i pezzi di carrozzeria li abbiamo lasciati presso un sabbiatore della zona, che li avrebbe riportati a lamiera pura, eliminando tutta la vernice e la ruggine.
La carrozzeria è ora pronta per essere lavorata: io e mio padre iniziamo ad individuare le parti bucate o marce dalla ruggine che negli ultimi anni stava erodendo la lamiera; quindi con un piccolo flessibile abbiamo "ritagliato" le zone più colpite e preparato degli inserti in ferro da utilizzare come toppe.
Al ritorno dalla sabbiatura la scocca della Vespa si presentava abbastanza malmessa:


La scocca

La scocca 2

Lo scudo presenta molte irregolarità, a causa di una caduta passata di mio padre, le pedane sono abbastanza sbilenche e presentano crepe e fori abbastanza distribuiti e i cofani laterali necessitano di qualche saldatura. La parte più malmessa si trova però sulla parte bassa dello scudo, molto probabilmente a causa della salsedine presente nelle zone di mare dove visse parte della sua vita la Vespa:


una delle parti marce della Vespa

Con il flessibile asportiamo dunque tutta la porzione di lamiera circostante il foro, su cui verrà successivamente saldato l'innesto precedentemente preparato e curvato:


il foro dopo il ritaglio il foro dopo il ritaglio

il foro dopo il ritaglio

Terminati i ritagli di lamiera, e la costruzione degli inserti, siamo passati alle saldature: un amico appassionato di lavorazioni di ferro si è proposto di aiutarci, in quanto possessore di una saldatrice a filo continuo, indispensabile per questo genere di riparazioni. Nel giro di 2 pomeriggi finiamo il lavoro, così la Vespa è pronta per entrare in carrozzeria, in quanto nè mio padre, nè tantomeno io, ci sentiamo in grado di proseguire il lavoro.
Il carrozziere se la prende molto comoda, e la Vespa ci viene consegnata terminata dopo un anno:


La scocca riverniciata

Nel frattempo Giuliano ha terminato la rimessa a nuovo del motore, la sella viene ricostruita da un artigiano, e anche i pezzi più piccoli sono stati riportati a nuovo; fregi, leve, fanalini e altre parti di carrozzeria sono state cromate o lucidate:


pezzi cromati e lucidati

mentre tutta la bulloneria, il cavalletto e le molle degli ammortizzatori sono stati zincati argento o neri:


pezzi zincati pezzi zincati

pezzi zincati pezzi zincati

Io nel frattempo mi occupo del restauro della targa, che, dopo anni di esposizione agli agenti atmosferici, si presenta in condizioni abbastanza pietose (visita la pagina sul RESTAURO DELLA TARGA spiegato in modo dettagliato con fotografie!) E' ora tutto pronto per la fase di rimontaggio, ma vista l'innumerevole quantità di pezzi, pezzetti, pezzettini e vitine, io e mio padre non sappiamo neppure da dove cominciare. Ci affidiamo ancora una volta alle capacità di Giuliano, che nel giro di qualche mese inizia a rimontare il tutto e finalmente ci riconsegna la Vespa terminata!



La Vespa a restauro ultimato

La Vespa a restauro ultimato La Vespa a restauro ultimato

La Vespa a restauro ultimato

La Vespa a restauro ultimato

Finalmente, in data 27 Marzo 2008, mi arriva a casa il tesserino F.M.I.: dopo circa 7 mesi di attesa la mia Vespa è entrata nel Registro Storico:

Il tesserino FMI

Il tesserino FMI
24 Aprile 2008: giunge infine la targa metallica F.M.I.: la Vespa è definitivamente iscritta al Registro Storico!!

La targa FMI

Qualche nuova fotografia: sella nuova e targa F.M.I. fissata al parafango (ovviamente senza bucare la carrozzeria!!)

La Vespa dopo un anno

La Vespa dopo un anno

La Vespa dopo un anno

La Vespa dopo un anno

La Vespa dopo un anno La Vespa dopo un anno

La Vespa dopo un anno

Di fondamentale importanza nella riuscita del restauro è stato anche l'aiuto del forum di www.vespaforever.net, quindi ringrazio Gianluca (amministratore) e tutti gli utenti che mi hanno dato una mano.
Per qualsiasi informazione contattare il

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