Inaugurato a Pontedera il 29 Marzo del 2000, il museo è un punto di riferimento fondamentale nella storia della Vespa. Se oggi è possibile ammirare questo spazio espositivo lo si deve soprattutto a Giovanni Alberto Agnelli, scomparso nel 1997 a soli 36 anni. Presidente della Piaggio a Partire dal 1988, il giovane Agnelli è il primo a proporre un progetto culturale che possa valorizzare la memoria storica dell'azienda. Il punto di partenza è la creazione della Fondazione nel 1994, quando si pongono le basi per la raccolta e la catalogazione della documentazione relativa alla storia della Piaggio. Coordinatore e responsabile della Fondazione è il professor Tommaso Fanfani, che dal 1998 ne è anche presidente.
Il museo viene creato a Pontedera, negli stessi ambienti aziendali: vengono utilizzati gli spazi in precedenza occupati dalla ex-attrezzeria, uno dei capannoni storici dello stabilimento. In questo modo il legame tra la storia della Vespa e quella della Piaggio si fa sempre più stretto. Nel museo si possono ammirare i modelli più importanti della produzione della Vespa e apprezzare le altre importanti realizzazioni della Piaggio: dagli aerei (nel piazzale) ai treni.
All'interno sono poi visibili diversi motori aeronautici stellari. Non mancano gli esemplari della Vespa da corsa e da record, L'Ape, la vetturetta 400 e il fuoriborbo Moscone. Una vera chicca: il prototipo Vespa in esemplare unico utilizzato nel film "Dick Smart" del 1967, con tanto di ala rotante.
Per gli amanti della Gilera, c'è un piano rialzato con i modelli storici più signifacativi, dal primo modello VT 317 del 1909 alla RC 600 Parigi-Dakar del 1991. Da ammirare anche la carenatissima Gilera da record del 1937.
Ad Antonella Bechi Piaggio è intitolato l'Archivio Storico, un riconoscimento per le testimonianze che sono racchiuse attraverso la più importante documentazione esistente sulla Vespa. La produzione dei modelli Vespa è ben rappresentata da una serie di modelli particolarmente significativi e ben esposti. Alcuni esemplari sono esposti in un ampio salone, altri sono addirittura esposti in tre file a parete. Ognuno di questi viene mostrato sul lato destro per consentire di apprezzare il lato motore, e da lontano sempra quasi di trovarsi di fronte ad una magnifica serie di modelli rcchiusi nelle loro scatole; ma la scala in questo caso è 1:1!
La visita al museo è un'esperienza interessante e coinvolgente per chiunque sia interessato alla Vespa ma anche per chi abbia a cuore la valorizzazione dei prodotti storici.
All'interno del museo si trova l'Archivio Storico, una ricchissima raccolta di documenti, disegni, bozzetti e campagne pubblicitarie attraverso i quali si possono ripercorrere le fasi successive dello sviluppo tecnico-costruttivo della Piaggio e della sua straordinaria affermazione in campo internazionale. I documenti sono oltre 150mila e provengono per la maggior parte dagli uffici degli stabilimenti di Pontedera e Genova.
Il nucleo originario è costituito dal fondo Lanzara, che prende il nome dall'ingegner Francesco, direttore degli stabilimenti dal 1940 al 1979. In successive acquisizioni si sono aggiunti: il fondo Atti Dovuti relativo agli atti di fondazione ed ai verbali di assemblea, il fondo Direzione Commerciale con il materiale promozionale e stampa, il fondo Iconografico (fotografie e filmati), il fondo Produzione e Progettazione che raccoglie i documenti di ricerca e i manuali tecnici, il fondo Personale (per quanto riguarda l'organizzazione e le attività sociali), il fondo S.A.R.P.I (relativo alla commercializzazione nel periodo fra il 1948 e 1961) e il fondo Gilera, con la documentazione proveniente dall'azienda di Arcore.
L'Archivio Storico è il fondamento del progetto culturale Piaggio.
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Per maggiori informazioni si consiglia di visitare il sito del MUSEO PIAGGIO